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AFGHANISTAN

La terra di Caino e Abele

AFGHANISTAN ottobre/novembre 2023

Una leggenda vuole che il nome della capitale Kabul derivi dai nomi di Caino e Abele. Non so quanto possa essere vero, ma questo accostamento nel mio immaginario spiega la storia di guerre fratricide di un paese ancora martoriato. L'Afghanistan è stato terra di conquista per molti imperi, situato in una posizione strategica e popolato da sempre da numerose tribù bellicose, unitesi solamente nelle jihad combattute vittoriosamente contro l'invasore infedele, che sia inglese, russo o americano.AFGHANISTAN1 800x600

BREVE STORIA DELL'AFGHANISTAN

TRA PERSIANI E GRECI. Appare nella storia il nome "Afghanistan" per la prima volta nel VI sec a.C. quando questo territorio viene inglobato nel Regno Achemenide di Ciro il Grande. In questo periodo lo zoroastrismo si afferma e diviene la religione del regno (Zoroastro nacque a Balkh, cittadina nel nord dell'Afghanistan). Nel IV a.C. la regione afghana viene conquistata da Alessandro Magno che la ingloba nel suo impero e con Seleuco si gettarono le basi di un regno greco-battriano.(In basso le mura dell'antica cittadella)AFGHANISTANIMG 0670 800x533L’AVVENTO DEL BUDDHISMO. Intorno al 300 a.C. i maurya dell’India settentrionale acquisirono il controllo dell’Afghanistan meridionale e orientale e durante il regno di Ashoka si convertirono al buddhismo. Un secolo dopo arrivò un’ondata migratoria di popoli in fuga soprattutto dall’unificazione della Cina sotto la dinastia dei Qin. Tra questi gruppi nomadi, i kushan sono quelli che ebbero maggior impatto nella regione, creando un regno greco-battriano-indiano mescolato allo spirito libero proprio degli abitanti della steppa; i kushan dominarono per cinque secoli sulla Via della Seta, influenzando tutta l’Asia Centrale con la loro fusione artistica chiamata Gandhariana; furono i primi a rappresentare i Buddha in forma umana. AFGHANISTAN5L’ISLAM. Dopo il colpo dei sasanidi persiani che mettono fine al regno dei kushan, arriva nel VII d.C. l’ondata dell’Islam e con Mahmoud il Grande si instaura la dinastia dei Ghaznavidi, fino al XII quando si impongono i Ghoridi che ci lasciano importanti monumenti come il minareto di Jam e la moschea del venerdì di Herat. (In basso la moschea blu di Mazar e Sharif)AFGHANISTANIMG 0588 800x533I MONGOLI. Nel XII secolo Gengis Khan con le sue armate invadono e devastano gran parte del territorio, ma tra i sovrani mongoli una grande importanza ebbe il figlio di Tamerlano, Shah Rukh, con la consorte Gowhar Shad. La sua ascesa al trono nel 1400, segna il periodo culturale più fiorente di tutta la storia afghana. Questo rinascimento timuride durò un secolo, fino all’arrivo delle tribù guerriere uzbeke.AFGHANISTAN7I REGNI AFGHANI. Babur, figlio del khan uzbeko, prese il potere e creò l’impero moghul governando a Dheli e Agra nell’attuale India settentrionale. I safavidi tornarono minacciosi ma il valoroso generale di una tribù pashtun Ahmad Shah detto Durrani, li sconfisse e prese il potere fondando un impero dall’omonimo nome con capitale a Kandahar nel 1700; è considerato da molti il padre dell’Afghanistan moderno. AFGHANISTAN10IL GRANDE GIOCO. Il figlio Timur Shah spostò la capitale a Kubul e pochi anni dopo il paese, con a capo Dost Mohammed, entrò nello scacchiere del “grande gioco” geopolitico tra Russia e Inghilterra. Nella metà del 1800 c’è la prima guerra anglo-afghana con l’invasione dell’esercito britannico che dopo essere respinto tenta una seconda volta invano fino a che il nuovo regno di Abdur Rahman detto “l’Amir di ferro” firma con gli inglesi un patto anti russo. Nonostante questo scoppia la terza e ultima guerra anglo-afghana con la sconfitta degli inglesi, stanchi anche per via della prima guerra mondiale e così Amanullah ottiene a tutti gli effetti l’indipendenza. Il suo avvicinamento verso l’occidente, con riforme ed una rivoluzione anche nei costumi (la moglie apparì addirittura senza velo) suscitò molte reazioni. Pochi anni dopo il primo ministro Daoud fece un golpe indolore nel 1973 e mise fine alla monarchia.AFGHANISTANIMG 0580 n 800x533I COMUNISTI AL GOVERNO. Con Daoud l’Afghanistan si era schierato neutrale, ma l’esercito addestrato dall’URSS ed il partito comunista nascente, portarono all’uccisione del leader ed il carismatico Taraki si proclamò presidente di un regime marxista rivoluzionario. Il popolo però insorse contro le riforme comuniste e Mosca nel 1979 insediò Karmal e decise di invadere il paese.(In basso esterno del museo della jihad)AFGHANISTANIMG 0496LA JIHAD CONTRO I SOVIETICI. La resistenza proclamò la “guerra santa” contro i russi atei e invasori ed unì tutte le diverse etnie per un solo obiettivo; molti leader erano pakistani ed altri 30000 volontari si unirono, tra cui Osama Bin Laden; gli americani ed i sauditi inoltre finanziarono la guerra in chiave antirussa. Nel 1989 dopo 10 anni, i sovietici si ritirarono con 15000 vittime e 1 milione e mezzo di afghani morti. AFGHANISTAN2 800x533LA GUERRA CIVILE. Il partito comunista con Najibullah resistette per altri 3 anni, prima che Rabbani fu nominato presidente e Hekmatyar primo ministro. Su quest’ultimo aveva puntato il Pakistan ma i talebani guidati dal Mullah Omar avevano più influenza sul popolo e nel 1996 nacque l’Emirato Islamico dell’Afghanistan. Tra i leader vincitori c’è anche Osama Bin Laden che fondò la cellula terroristica Al Qaeda. Nel 2001 due kamikaze uccisero il leone del Panshir Massoud e dopo 3 giorni ci fu l’attentato alle torri gemelle. Gli USA dopo due mesi lanciarono la campagna Enduring Freedom e misero Karzai a capo del governo, ufficializzato e confermato nel 2004 con le elezioni.AFGHANISTANIMG 0347 800x533CAOS E RITORNO DEI TALEBANI. Il sud era dominato dal commercio di oppio mentre nel resto del paese c’erano continue tensioni. Nel 2014 Ashraf Ghani viene eletto presidente ma nulla cambia perché il paese è nel caos totale. Con la firma dell’accordo di Doha ci fu un progressivo ritiro delle truppe fino al 15 agosto 2021 con i talebani che riconquistarono Kabul in poco tempo e trovando poca resistenza e fondarono dunque il secondo Emirato Islamico dell’Afghanistan guidato da Akhund.AFGHANISTANIMG 0603

FOTOREPORTAGE DEL MIO VIAGGIO TARGATO...IMG 20230301 WA0008KABUL Nel 500 a.C. era un avamposto achemenide che prosperò con Timur che sposò la figlia del sovrano locale nel XVI secolo ma soprattutto con Babur, fondatore dell'impero moghul. Nel XX secolo inizia la modernizzazione con il re Amanullah, interrotta bruscamente dal decennio di guerra con l'URSS 1979-1989. Con la presa del potere dei mujahiddin la capitale viene spostata a Kandahar, dove il mullah Omar proclama la nascita dell'Emirato Islamico di Afghanistan nel 1996 indossando il mantello del profeta Moametto che prima era nella moschea/santuario di Sakhi Shah e Mardan, legata anche alla visita di Al', cugino e genero del profeta. (foto in basso)

SAKHI SHAH e MARDANAFGHANISTAN20231026 163909 800x600AFGHANISTANKABUL 450x600

MERCATO DEGLI UCCELLI KA FAROSHIAFGHANISTAN8 800x533AFGHANISTANIMG 0016 800x533OMAR MINE MUSEUM (Organizzazione per il disinnesco delle Mine e la Riabilitazione Afghana)circa 123 bambini l'anno ancora muoionoAFGHANISTANIMG 0550 800x533in basso le mine a farfalla, chiamate da Gino Strada "pappagalli verdi", utilizzate dai sovietici per mutilare i bambini: le lanciavano dagli aerei sparse nel territorio e dato che avevano colori sgarcianti, venivano raccolte dai bambini che le scambiavano per giocattoli. AFGHANISTANIMG 0553 800x536AFGHANISTANIMG 0554 439x600

...on the road to Bamyan...AFGHANISTAN4AFGHANISTAN6AFGHANISTANIMG 0063AFGHANISTANIMG 0146AFGHANISTANIMG 0160BAMYAN Nell'area dell'Hazarajat fiorisce un'arte greco-buddista intorno al I secolo d.C. con l'impero Kushan. Nel VI secolo gli Unni Bianchi costruirono a Bamyan le due statue del Buddha intorno, 38 e 53 metri di altezza, che costituirono una meta di pellegrinaggio buddhista. Purtroppo nel 2001 furono distrutte dall'odio iconoclasta dell'estremismo islamico. Nel 2023 divenatno patrimonio dell'Unesco.AFGHANISTANIMG 0076 800x533

AFGHANISTAN20231027 155318 800x600Shar e Gholgola, la città delle urla, chiamata così allo sterminio compiuto da Gengis Khan contro quello che è stato l'ultimo baluardo Ghoride.AFGHANISTANIMG 0073 800x533AFGHANISTANIMG 0078 800x533Shar e Zohak, la città rossa anche essa distrutta da Gengis KhanAFGHANISTANIMG 0093 800x533DRAGON VALLEY Dorsale di roccia vulcanica che secondo la leggenda era un drago gigante tagliato a metà da AliAFGHANISTANIMG 0130AFGHANISTANIMG 0135BAND e AMIR Situati a 2900 metri di altezza, i 6 laghi di Band e Amir hanno la particolarità di avere un colore blu scintillante, questo è dovuto alla presenza di alcuni minerali che ne amplificano la lucentezza. Come nella foto in basso, i talebani sono soliti fare dei giri con i pedalò a forma di cigno all'interno del lago... non lasciando mai i loro armamenti...AFGHANISTANIMG 0177AFGHANISTANIMG 0186AFGHANISTANIMG 0207AFGHANISTANIMG 0202AFGHANISTANIMG 0256AFGHANISTANIMG 0214AFGHANISTANIMG 0215...on the road to Chakcharan...AFGHANISTAN3AFGHANISTAN6AFGHANISTAN9AFGHANISTANIMG 0266AFGHANISTANIMG 0272AFGHANISTANIMG 0288AFGHANISTANIMG 0302AFGHANISTANIMG 0315MINARETO DI JAM

Fatto costruire dal sovrano Ghiyasuddin, è alto 65 metri ed è il monumento più importante giunto a noi dell'imppero medioevale dei Ghoridi AFGHANISTAN20231030 091333 HDR 800x600AFGHANISTANIMG 20231031 WA0041 800x600AFGHANISTANIMG 20231031 WA0085 800x600AFGHANISTANIMG 20231031 WA0424 800x600AFGHANISTANIMG 0343 800x533AFGHANISTANIMG 0348 800x533AFGHANISTANIMG 0359 800x533AFGHANISTANIMG 0363 800x533AFGHANISTANIMG 0367 800x533...on the road to Herat, Chest e SharifAFGHANISTANIMG 0389 800x533AFGHANISTANIMG 0407 800x533HERAT Essendo situata in una posizione strategica, era un'importante città sulla via della seta. Conosciuta nell'antichità come Aria, fu un avamposto achemenide prima di essere conquistata da Alessandro Magno. Dopo la distruzione arrivata con Gengis Khan, risorge con il figlio di Timur, Shah Rukh, che insieme alla moglie Gowar Shad inaugurano un periodo di fiuritura artistica (XIV secolo).AFGHANISTANIMG 0540Moschea del venerdì: costruita nel XIII dal sovrano Ghoride Ghiyasuddin e abbellita con i mosaici colorati dai timuridi nel XV secolo. Purtroppo all'esterno c'è una tendopoli dove vivono gli sfollati del recente terremoto e tutte le famiglie che hanno paura a dormire nelle loro case dopo questo terribile evento.AFGHANISTANIMG 0419AFGHANISTANIMG 0441Laboratori e madrasa (scuola coranica) adiacenti alla moschea.AFGHANISTANIMG 20231031 WA0101AFGHANISTANIMG 20231031 WA0425AFGHANISTANIMG 0423AFGHANISTANIMG 0459AFGHANISTANIMG 0477AFGHANISTANIMG 0486Esterno del Museo della Jihad dedicato alla vittoria dei mujahiddin contro i sovieticiAFGHANISTANIMG 0491Gazar Gah, Santuario del poeta sufi Khoja Abdullah AnsariAFGHANISTANIMG 0511AFGHANISTANIMG 0517AFGHANISTANIMG 0520AFGHANISTANIMG 0530MAZAR e SHARIF il significato del nome è "santuario nobile" questo perchè la città à meta di pellegrinaggio dato che secondo gli sciiti afghani Alì, cugino e genero del profeta Muhammed e quarto califfo, fu seppellito di nascosto in quel luogo dopo essere stato ucciso a Najaf (secondo gli sciiti iraqeni invece è seppellito nella moschea di questa città)AFGHANISTAN20231102 151056 800x600AFGHANISTANIMG 20231102 WA0023AFGHANISTANIMG 0584AFGHANISTANIMG 0593AFGHANISTANIMG 0608AFGHANISTANIMG 0624 800x533BALK L'antica Battra che fu fondata secondo una leggenda da Noè dopo il diluvio; fu inoltre la città natale di Zoroastro nel IV sec a.C.  e dle poeta mistico sufi Rumi, che la abbandonò prima della devastazione di Gengis Khan. Alessandro Magno la conquistò e vi scelse la moglie Rossana, figlia del sovrano locale; diventò dunque la sede delle dinastie greco-battriane.AFGHANISTANIMG 20231103 WA0028 800x600AFGHANISTANIMG 0658 800x551AFGHANISTANIMG 0661 800x533AFGHANISTANIMG 0671 800x533AFGHANISTANIMG 0675 800x533AFGHANISTANIMG 0676 800x533AFGHANISTANIMG 0719 800x533AFGHANISTANIMG 0720 800x533Santuario Khoja Abu Nasr Parsa, teologo del sultano timuride BaiqaraAFGHANISTANIMG 0643 800x533AFGHANISTANIMG 0647 800x533AFGHANISTANIMG 0650 800x533AFGHANISTANIMG 0651 800x533

Il BURQA (dal persiano "purda", cortina, velo) è stato reintrodotto dai talebani ed è frequente vederlo nelle aeree più tradizionaliste dove "non è obbligatorio" ma imposto... La tradizione vuole che un uomo veda la faccia della sua sposa il giorno del matrimonio che è sempre combinato; la donna passa dunque di proprietà: dal padre al marito. Le donne spesso sono analfabete e frequentano altre donne analfabete e questo rafforza il loro senso di inferiorità verso l'uomo. 

Una donna con il burqa non può sorridere... 

AFGHANISTANIMG 20231102 WA0008 767x600AFGHANISTANIMG 20231103 WA0026 n 800x533AFGHANISTANIMG 0542 n 800x533AFGHANISTANIMG 0596 n 800x533AFGHANISTANIMG 0599 n 800x533AFGHANISTANIMG 0729 nù 800x533

COMPROMESSI DI VIAGGIO...AFGHANISTANIMG 20231106 WA0043 800x533...VIAGGIARE IN AFGHANISTAN E' GIUSTO?

Molte volte mi sono fatto questa domanda quando stavo per intraprendere un viaggio verso stati “particolari” con problematiche legate alla difesa dei diritti umani. Questa domanda, in particolare per l’Afghanistan, si è fatta molto più forte, vista la condizione delle donne e le restrizioni alla libertà che subisce la popolazione. Sinceramente credo che non ci sia una risposta, forse non esiste una risposta, posso solo fare delle riflessioni avendo il privilegio di scrivere e decidere se andare o no liberamente.

Amo viaggiare, è una passione talmente forte che a volte diventa quasi un’ossessione, permea i miei pensieri e le mie azioni. Non riesco a concepire la mia vita senza poter viaggiare e più lo faccio, più voglio spingermi in territori diversi dal mio, per conoscere altre realtà, altre persone, per specchiarmi in altri contesti ed in altre culture, crescere, riflettere su cosa “muova” questo mondo, se davvero sia l’amore, parafrasando Dante, o siano prettamente gli interessi economici di pochi. Io in maniera romantica continuo a voler credere che sia la prima, perché ogni volta che visito un luogo sembra che questo luogo sia lì per me, pronto ad accogliermi; il mio obiettivo sono la natura e le persone comuni, lì dove vedo ovunque il vero significato della vita, quell’ “amor che tutto muove” appunto. Purtroppo dinamiche geopolitiche ed economiche offuscano questi primordiali sentimenti ed allora dunque la domanda: “è giusto o sbagliato andare”?

Potrei paragonare il “viaggiare” alla passione di un motociclista per l’alta velocità, un non andare in un determinato luogo è come se fosse una frenata, un divieto a godere di quell’ ebbrezza adrenalinica e remota nel tuo labirinto interiore. Questo chiaramente presuppone un contesto “possibile” non un paese che vive una guerra civile, perché sarebbe come una corsa ad alta velocità che va a sbattere contro un muro.

Per quanto possibile sia stato, ho cercato di fare domande sulla realtà che stanno vivendo le persone in Afghanistan in questo che è di fatto il secondo emirato islamico dei talebani, che non considera la donna e limita le libertà individuali. La legge è basata sulla “sharia” il complesso di regole e di comportamenti dettato da Dio nei testi sacri islamici; seguendo la “legge di Dio” tutto si aggiusterà. Ecco che viene estremizzato un testo datato a 1500 anni dove la donna diviene “un campo di grano da arare” dove deve essere distrutta qualsiasi immagine idolatria (Buddha di Bamyan), dove non esiste libertà di pensiero e parola.

Ho posto la stessa domanda che mi sono fatto agli abitanti dell’Afganistan: “è giusto che io venga qui nel vostro paese?” la risposta non l’avevano neanche loro perché: “Se vieni, legittimi i talebani al potere, in qualche modo li finanzi pagando loro le tasse per il visto e gli spostamenti da provincia a provincia, fai le foto con loro perché loro lo vogliono, così te puoi tornare nel tuo paese dicendo -beh questi talebani alla fine non sono come si dice-. Se non vieni, te non porti i soldi nemmeno a me per hotel, ristoranti e servizi; se non vieni, non vedi in che modo noi dobbiamo vivere, se non vieni significa che tutti ci hanno dimenticato, così come hanno fatto gli americano che sono stati 20 anni ed hanno speso 1 trilioni di dollari per non avere fatto nulla se non far tornare i talebani più forti di prima.” Sono ancora vive le immagini di molti afghani che alla notizia dell’arrivo dei talebani si aggrappano agli aerei in fuga dall’aeroporto di Kabul, quasi a preferire una morte certa che tornare nelle mani degli estremisti pashtun. Una volta ascoltato questo la mia contro domanda era inevitabile “Allora cosa devo fare?” ….”Vieni, guarda, torna e di la verità, ”

Questo è quello che sto facendo, con la speranza che prima o poi qualcosa in meglio possa cambiare. Come sempre faccio, cerco di legare il viaggio a piccoli progetti di aiuto ed allora ho visitato, la scuola privata di Bamyan gestita da HASCO (Help Afghan Street Children Ong) dove ho donato parte dei guadagni dei miei libri ed ho regalato giocattoli, materiale sportivo e didattico. In una realtà dove proliferano madrasa, dove l’educazione appartiene solamente agli uomini dato che le bambine dopo i 12 anni non possono studiare, dove l’unica materia da studiare all’università è “teologia” o materie inerente a questa per far rispettare la sharia, dove non ci saranno più medici, scienziati, storici… In una realtà come questa dobbiamo sostenere associazioni che difendono la libera educazione ed il patrimonio millenario del paese perché una nazione sopravvive solo quando la cultura rimane viva.

HASCO School for Working Children in Bamyan Afghanistan | Chuffed | Non-profit charity and social enterprise fundraising

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ALASKA

L'ultima frontiera

ALASKA DISCOVERY 2016

“Desideravo acquisire la semplicità, i sentimenti puri e le virtù della terra selvaggia, spogliarmi delle abitudini artificiali, dei pregiudizi e delle imperfezioni del mondo civilizzato e trovare, nella solitudine e nella grandiosità del selvaggio ovest, vedute più corrette della natura umana e dei veri interessi dell'uomo."  Estwick Evans

TALKEETNA - KNICK GLACIER

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HOMER BAY and KATMAI NATIONAL PARK (BEAR WATCHING)ALASKA 517 800x533ALASKA 525 800x543ALASKA 530 800x592ALASKA 554 800x530ALASKA 555 800x519ALASKA 560 800x525ALASKA 565 800x533ALASKA 569 800x583ALASKA 585 800x533

DENALI NATIONAL PARK

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MAGIC BUS (il bus nelle immagini è stato utilizzato per alcune riprese del film "into the wild" di Sean Penn; l'originale si trova nei pressi dello Stampede Trail ed è altamente sconsigliato raggiungerlo nel mese di agosto per il pericoloso guado del fiume Teklanika in piena che impedì allo stesso Chris McCandless il ritorno nella civiltà)ALASKA 154 800x500ALASKA 168 800x533ALASKA 169 800x533ALASKA 173 2 800x533

magic bus camurri 800x464

TRIPLE LAKE

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ON THE ROAD

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ROOT GLACIERALASKA 262 800x533ALASKA 274 800x533ALASKA 278 800x533VOLO SUL WRANGLER-ST.ELIASALASKA 298 800x533ALASKA 300 800x533ALASKA 310 800x533WORTHINGTON GLACIERALASKA 330 800x533

VALDEZ

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WHITTIER (nata come base militare durante la seconda guerra mondiale, la città-caserma conta più di 200 abitanti ed ha all'interno scuola primaria e secondaria, una chiesa e tutti i servizi necessari di un centro abitato... racchiusi in una caserma)

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SEWARD - NORTHFJORDENALASKA 377 692x600ALASKA 419 800x551ALASKA 421 800x533ALASKA 424 800x533ALASKA 425 800x533ALASKA 430 800x533ALASKA 432 800x533ALASKA 436 800x533

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"Preferisco il cielo stellato al soffitto, il sentiero oscuro e difficoltoso verso l'ignoto alla strada asfaltata, e la pace profonda del selvaggio allo scontento generato dalle città. La bellezza intorno mi è sufficiente"

Di seguito potete leggere il racconto del mio compagno di viaggio Nicola Dal Sasso, basta cliccare in basso

ALBANIA

Mosaico balcanico nel paese dell'aquila a due teste

ALBANIA - luglio 2022

Dopo decenni di isolamento, il paese è pronto ad accogliere sia il turista da spiaggia che il viaggiatore alla ricerca di storia e tradizione.

L'Albania, in lingua locale Shqiperia "Il paese delle aquile", faceva parte dell’Illyria, un territorio molto più esteso che si allargava nelle attuale  Montenegro, la Slovenia, il Kosovo, la Serbia, la Croazia e la Macedonia. L’Illyria entrò a far parte dell’Impero Romano nel 214 d.C. e ha dato i natali a più di un Imperatore. Quando Costantino spostò la capitale da Roma a Bisanzio – fondando la città di Costantinopoli – adottó come simbolo proprio l’aquila bifronte. Una testa guardava verso Occidente ovvero verso Roma e l’altra verso Oriente dove aveva portato la nuova Roma. Nel XVI secolo l'eroe nazionale Skanderberg fece sventolare il vessillo dell'aquila bifronte nel castello di Kruja, l'antica capitale; una bandiera di sfondo rosso, colore che voleva rappresentare la forza ed il coraggio degli albanesi nell'opporsi all'avanzata ottomana che anni dopo ripresero comunque il potere.

L’età contemporanea ci porta al 1924, anno in cui il Principato d’Albania si trasformò nella Repubblica Albanese e successivamente nel Regno d’Albania. Questi grandi cambiamenti furono portati da una grave instabilità politica e dalle numerose differenze etniche all’interno dei Balcani. Fu così che durante la Seconda Guerra Mondiale l’Albania venne occupata dalle truppe fasciste e naziste di Italia e Germania.

Ma proprio per via di questa occupazione da parte delle truppe dell’Asse, nel 1944 salì al potere Enver Hoxha, che creò la Repubblica Popolare Socialista d’Albania. Il paese si ritrovò così di fronte a un nuovo grande cambiamento che la isolò dal resto del mondo e il regime comunista perdurò fino al 1991, anno in cui nacque l’odierna Repubblica d’Albania. 

TIRANA

Facciata del Museo Storico Nazionale "Gli Albanesi" dove sono raffigurati soldati illirici, combattenti e intellettuali della resistenzacontro gli ottomani, partigiani e lavoratori che conducono il paese alla gloria, rappresentato dalla donna al centro.1 ALBANIA IMG 0187 800x534L'eroe nazionale Skenderberg nell'omonima piazza1 ALBANIA IMG 0189 800x530Bunk'Art 2, il museo-bunker al centro della capitale. Una sorta di città sotterranea fatta costruire come rifugio per un'eventuale invasione durante il periodo comunista che collegava i vari edifici governativi e consentiva spostamenti segreti. Ospitava anche prigioni, stanze operative per interrogatori e torture e sale dei bottoni della grande macchina del terrore di Enver Hoxha.2ALBANIA IMG 0168 800x533ALBANIA IMG 0152 800x533ALBANIA IMG 0153 800x533ALBANIA IMG 0160 800x533ALBANIA IMG 0162 800x533ALBANIA IMG 0163 800x533Ufficio governativoALBANIA IMG 0169 800x534Moschea di Ethem BeyALBANIA IMG 0172 800x533ALBANIA IMG 0177 800x533ALBANIA IMG 0181 800x534ALBANIA IMG 0185 800x533Costa Adriatica Orikum ALBANIA 20220705 192636 800x600Costa Ionica Himare, il castello di Ali Pasha e le rovine del borgo di epoca bizantina con l'antica chiesa dedicata a San Sergio e San Bacco i due legionari romani del IV secolo che si rifiutarono di adorare gli idoli pagani affermando la loro fede cristiana e quindi fatti uccidere brutalmente dall'imperatore. Una particolarità del loro martirio è che entrambi, come prima cosa, furono costretti a sfilare davanti alla popolazione vestiti da donna e a subire il dileggio generale, un dettaglio che per molti stava a rappresentare che i due erano amanti. Sono venerati da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi tranne quella cattolica che li ha de-canonizzati nel 1969 per "mancanza di prove storiche".1 ALBANIA IMG 0142 800x533ALBANIA IMG 0120 800x533ALBANIA IMG 0124 800x533ALBANIA IMG 0125 800x534ALBANIA IMG 0129 800x533ALBANIA IMG 0146 800x534KSAMIL, forse il luogo più fotografato del paeseALBANIA 20220703 193325 2 800x445ALBANIA 20220703 201024 3 800x600ALBANIA zIMG 0110 800x533GJIROKASTER dal nome greco Argyropolis o Argyrocastron che significa Città d'argento, dato che quando piove i tetti ed i selciati di pietra liscia luccicano come se la città fosse fatta di questo metallo prezioso.ALBANIA IMG 0072 800x533ALBANIA IMG 0077 800x534ALBANIA IMG 0080 800x533ALBANIA IMG 0085 800x534ALBANIA IMG 0103 800x534BERAT città dalle mille finestre, altra roccaforte ottomana.ALBANIA IMG 0030 800x533ALBANIA IMG 0032 800x533Moschea di piombo, Moschea del Re, antico Caravanserraglio, Tekke degli Helveti (un ordine del sufismo), Moschea degli ScapoliALBANIA IMG 0003 800x541ALBANIA IMG 0005 800x533ALBANIA IMG 0007 800x533ALBANIA IMG 0009 800x533ALBANIA IMG 0015 800x534Kala, cittadellaALBANIA IMG 0043 800x533ALBANIA IMG 0052 800x533ALBANIA IMG 0060 800x533ALBANIA IMG 0066 800x533

ALBANIA - Luglio 2022

ARABIA SAUDITA

Nella Via dell'Incenso

ARABIA SAUDITA

La Via dell'Incenso, novembre 2022arabia IMG 0193La cosiddetta "via dell'Incenso" era una tratta carovaniera che trasportava le merci che arrivavano via mare dall'India e dall'Estremo Oriente e collegava l'estremità della Penisola arabica (l'Oman e lo Yemen) con il Mediterraneo ed era in uso fin dall'epoca dei romani. 

ITINERARIO SINTETICO: Riyadh - Edge of the World - Tabuk - Hisma Valley - Disah Valley - Al Ula - Harrat Khaybar - Medina - Jeddah - Scalo a Doha - Italia

EDGE OF THE WORLD

Il vero nome è Jabal al-Firin e deve il suo soprannome alla vista continua dell'orizzonte dalle sue scogliere alte 300 metri, che si affacciano sulla pianura circostante, un tempo il fondo di un antico oceano.

arabia 20221030 171024 800x208arabia 20221030 171557 800x600arabia 20221030 172022 800x600arabia IMG 20221030 WA0122 800x600arabia IMG 20221030 WA0143 800x600arabia IMG 20221030 WA0145 800x600arabia IMG 20221030 WA0156 800x599

MEDINA

Nota anche come Madinah, la città del profeta. Fu qui che il fondatore dell'Isam, Maometto, trovò rifugio dopo essere stato esiliato dalla Mecca. Qui egli visse, costruì la sua moschea, combattè battaglie decisive, morì e fu sepolto. I siti legati a questi eventi cruciali della sua esistenza sono oggetto di pellegrinaggi da ogni parte del mondo. Per comprendere quanto sia stato rilevante il periodo trascorso qui dal profeta, basti pensare che il calendario islamico inizia nel 622, l'anno in cui egli giunse a Medina (Egira).

Moschea del Profeta: costruita dal profeta stesso, è il luogo dove sorgeva la sua casa e dove c'è la sua tomba.arabia 20221104 093223 800x600arabia 20221104 093251 800x600arabia IMG 0324 800x533arabia IMG 0332 800x534arabia IMG 0337 800x534arabia IMG 0292 800x534Le Sette Moscheearabia IMG 0303 800x534arabia IMG 0310 800x534Fuori la moschea di Qubaarabia IMG 0357 800x534Luogo della battaglia di Uhudarabia IMG 0364 800x534

HISMA VALLEY: Job Canyon, ship rock e accampamentoarabia 20221031 170207 800x600arabia IMG 0078 800x533arabia 20221031 212732 800x600arabia 20221031 212937 800x600arabia 20221101 070500 800x600arabia 20221101 073730 800x600arabia IMG 0050 800x533arabia IMG 0054 800x534arabia IMG 0057 800x533

DISAH VALLEYarabia 20221101 114207 800x600arabia IMG 0090 800x533arabia IMG 0107 800x533ELEPHANT ROCK2 arabia IMG 0131 800x534arabia IMG 0129 800x534ARCH ROCKarabia 20221102 110505 800x600arabia IMG 0158 800x533arabia IMG 0168 800x533OLD ULAarabia IMG 0134 800x534arabia IMG 0152 800x533

MADA'IN SALIH , la città del profeta Salih

In tempi antichi, tra il II secolo a.C. ed i II secolo d.C., la città era abitata da Thamudeni e Nabatei ed era conosciuta con il nome di Hegra. Fu occupata poi da legionari romani durante l'espansione di Traiano nel Vicino Oriente, nel secondo secolo d.C. e faceva parte della provincia romana Arabia Petrea che aveva come capitale Petra, nell'attuale Giordania. arabia IMG 0191 800x533arabia IMG 0195 800x534arabia IMG 0196 800x534arabia IMG 0197 800x533arabia IMG 0208 800x534arabia IMG 0214 800x534HARRAT VIEW POINTarabia IMG 0217 800x533arabia IMG 0222 800x533arabia IMG 0223 800x534arabia IMG 0226 800x534

MARAYA CONCERT HALL

Edificio a specchi più grande del mondo e centro culturali per eventi, concerti e spettacoliarabia 20221103 083333 800x600arabia IMG 0230 800x533arabia IMG 0242 800x533arabia IMG 0247 800x534arabia IMG 0252 800x533

HARRAT KHAYBAR - BLACK AND WHITE VULCANOarabia 20221103 144556 800x232arabia IMG 0259 800x533arabia IMG 0262 800x533salita al cratere bianco...arabia IMG 0261 800x534DSC02028 800x533arabia IMG 0278 800x533arabia IMG 0275 800x533arabia IMG 0276 800x534...prima volta anche per loroarabia IMG 0280 800x533arabia 20221103 145232 800x600

JEDDAH

Situata sulle sponde del Mar Rosso la città era originariamente un villaggio di pescatori fondato 2500 anni fa. Le prime fonti scritte la citano a partire dal 647 d.C., quando il califfo musulmano ʿUthmān b. ʿAffān la trasformò in un porto per i pellegrini musulmani che vi transitavano durante il viaggio che li portava al pellegrinaggio (hajj) alla Mecca. Ci sono due spiegazioni per l'origine del nome Gedda. Una è che il nome significhi "spiaggia", essendo Jedda situata lungo la costa del mar Rosso e più importante porto commerciale dell'Arabia Saudita. La spiegazione più comune, tuttavia, è che il nome derivi dalla radice araba <j-d-d>, che origina tra l'altro la parola jadda ("nonna"). Secondo le tradizioni popolari arabe, infatti, la tomba di Eva considerata la "nonna" di tutta l'umanità, si troverebbe proprio a Gedda. 

Al Balad, la città vecchia.arabia IMG 0432 800x534arabia IMG 0445 800x534arabia IMG 0449 800x533arabia IMG 0464 800x534arabia IMG 0469 800x534arabia IMG 0483 800x533arabia IMG 0496 800x534Fish Marketarabia IMG 0389 800x533arabia IMG 0400 800x533arabia IMG 0403 800x534Fontana re Fahdarabia 20221105 194210 800x600...babbuino sul tratto di strada Medina-Jeddaharabia IMG 0382 800x533

RIYADH

La capitale è situata al centro della penisola arabica su un grande altopiano. Simbolo della città antica è il castello di Masmak, una fortezza fatta di argilla e mattoni di fango forte, mentre il simbolo della modernità è il Kingdom centre, il più alto grattacielo della città.arabia IMG 0005 800x533arabia IMG 0016 800x533arabia IMG 0042 800x534

SCALO NOTTURNO A DOHA, QATARarabia 20221029 235533 800x600arabia 20221030 001607 800x600arabia 20221030 002040 800x600arabia 20221030 003231 800x600arabia 20221030 003558 800x600

 

ARGENTINA - PATAGONIA

Da Buenos Aires alla Terra del Fuoco

ARGENTINA

PATAGONIA e TERRA DEL FUOCO 2009

“Allergico al potere arrogante dell’uomo dispotico

perchè è la Terra il mio liquido amniotico” Il cacciatore errante.

 

ARMENIA

All'ombra dell'Ararat, sulle pendici del Caucaso

ARMENIA ottobre 2016

All'ombra dell'Ararat sulle pendici del Caucaso: viaggio nella terra del popolo che per primo abbracciò il credo cristiano.

ZVARTNOTS

ARMENIA e GEORGIA 004 800x549ARMENIA e GEORGIA 009 2 800x533CHIUESA DI SANTA GAYANE processione religiosa domenicaleARMENIA e GEORGIA 018 800x533ARMENIA e GEORGIA 023 800x533

ECHIMIADZIN sede del Catholicos, l'Arcivescovo della Chiesa Nazionale ArmenaARMENIA e GEORGIA 032 800x533ARMENIA e GEORGIA 033 800x533

Museo di Echmiadzin, in ordine: la lancia che il centurione romano Longino utilizzò per trafiggere il costato di Gesù crocifisso; la reliquia contenente frammenti della Santa Croce e la reliquia contenente parte delle spoglie di San Luca Evangelista ed altri SantiARMENIA e GEORGIA 036 800x533ARMENIA e GEORGIA 040 800x533ARMENIA e GEORGIA 041 800x533

GHEGARDARMENIA e GEORGIA 044 800x533ARMENIA e GEORGIA 046 800x533ARMENIA e GEORGIA 049 800x533ARMENIA e GEORGIA 052 800x533ARMENIA e GEORGIA 054 800x533ARMENIA e GEORGIA 055 800x533ARMENIA e GEORGIA 057 800x533ARMENIA e GEORGIA 061 800x533

GARNIARMENIA e GEORGIA 063 800x533

KHOR VIRAP il luogo dove Re Tiridate imprigionò San Gregorio l'Illuminatore. Il Santo in seguito lo guarì dalla malattia ed il Re decise di abbracciare la religione professata da Gesù e di fatto l'Armenia diviene il primo paese Cristiano.

ARMENIA e GEORGIA 084 800x533ARMENIA e GEORGIA 090 800x533...come sarebbe dovuta essere Khor Virap con il sole :) scatto non di mia proprietàARMENIA e GEORGIA 207 800x533

NOVARANQ

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Caravanserraglio nei pressi di SelimARMENIA e GEORGIA 148 800x533

SevanARMENIA e GEORGIA 161 800x533ARMENIA e GEORGIA 178 2 800x533

DILIJAN

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YEREVAN la fiamma che ricorda le vittime del genocidio

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AZERBAIJAN

La terra protetta dal fuoco

AZERBAIJAN

La terra protetta dal fuoco 

Secondo alcuni studiosi la parola "azerbaijan" deriverebbe da AZAR "fuoco", e da BAIGIAN "protetti da", a significare dunque "la terra protetta dal fuoco", il cui culto sacro è ereditato dallo zoroastrismo, prima religione monoteista della storia nonchè prima religione soteriologica, fondata cioà sulla promessa salvifica di una vittoria del Bene sul Male e di una vita di beatitudine nell'aldilà. Lo zoroastrismo divenne religione ufficiale nell'impero della Persia di cui faceva parte l'odierno Azerbaigian che conserva ancora oggi due luoghi di culto del fuoco sacro, legati ai fenomeni naturali di petrolio e gas di cui è ricco il paese, come lo Yanar Dag ("la montagna che brucia" grazie al gas che ne fuoriesce) ed il tempio di Ateshgah, costruito nel XVIII da adepti indiani del culto di Shiva su un giacimento di gas con una fuoriuscita di fuoco incessante. 
 
YANAR DAG la montagna che brucia
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ATESHGAH tempio del fuoco; il dio induista Shiva danzante nel fuoco cosmico; Faravahar, l'angelo custode dell'anima umana e protettore della comunità, simbolo dello zoroastrismo
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BREVE STORIA DELL'AZERBAIJAN
La storia del paese inizia con l’età della pietra, nella famosa Riserva del Gobustan composta da numerosi vulcani di fango dove sono stati rinvenuti resti archeologici databili a 20.000 anni fa, considerate tra le più antiche di tutta la storia dell’uomo. Si tratta di alcune semplici sculture incise nella roccia e disegni raffiguranti scene di battaglie, carovane di cammelli, animali selvatici, imbarcazioni e danze rituali.
Similmente agli altri paesi del Caucaso, intorno al 550 a.C. la regione viene conquistata dall’Impero Achemenide, che contribuì in maniera decisiva alla diffusione del Zoroastrismo. Successivamente ad occupare l’odierno Azerbaijan furono i Seleucidi discendenti di Alessandro Magno, ed infine i Romani. Proprio nel Gobustan sono state ritrovate incisioni romane risalenti all’epoca di Domiziano, che ci fanno intendere che questo era il punto più orientale di tutto l’Impero Romano.
Gli abitanti autoctoni dell’Azerbaijan furono gli Albanesi, che non vanno però confusi con gli attuali abitanti dei Balcani. Essi fondarono nel I secolo a.C. un loro regno, furono vassalli dell’Impero Romano, e nel IV secolo  adottarono il cristianesimo similmente a quanto accadde nelle vicine Armenia e Georgia. Il Regno d’Albania resistette fino all’VIII secolo quando fu conquistato dai Sasanidi e dai Bizantini.
Nel VII secolo il Califfato Arabo conquistò la regione e l'impero Selgiuchide riuscì a convertire all’Islam quasi tutta la popolazione azera. In questo periodo di pace, l’arte e la cultura raggiunse uno dei suoi apogei.
Intorno al 1380 l'invasore Tamerlano, proveniente dall'Asia Centrale, conquistò tutto il territorio azero, e la dinastia locale degli Shirvanshah divennero dei vassalli dell’Impero Timuride, ma nonostante fossero sotto un dominio straniero, riuscirono comunque a portare grande splendore al paese.
La storia dell’Azerbaijan subisce l’ennesima invasione con la fine dell’era dei Khan che si spartirono equamente il territorio, ma si ritrovarono ad essere perennemente in lotta tra di loro. Di questa instabile situazione ne approfittarono gli Zar Russi, che nell’ottocento avevano cominciato la loro espansione coloniale oltre i confini dell’Impero e conquistarono quindi tutta l’area del Caucaso che subì un forte cambiamento dove vennero adottati l’alfabeto cirillico e la lingua russa.
Alla fine della prima guerra mondiale l’Impero Zarista era ormai giunto al collasso, e con la Rivoluzione d’Ottobre nacque la Repubblica Socialista Sovietica Azera, come parte dell’URSS fino al 1990 con la fine dell'Unione Sovietica  e nel 1991 l’Azerbaijan raggiunge la propria indipendenza. Oggi il paese grazie alle risorse di petrolio e gas è lanciato verso un forte sviluppo economico che cambierà la storia geopolitica dell'aerea euroasiatica.
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BAKU
Capitale dell'Azerbaijan, è la metropoli più grande e cosmopolita del Caucaso meridionale dove oriente ed occidente, passato e presente si fondono caoticamente. 
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L'immagine simbolo è proprio quella in alto con il Palazzo della vecchia dinastia degli Shirvanshah e le Flame Towers di sfondo che rappresentano il culto del fuoco in versione futurista.
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QOBUSTAN
Circa 12000 anni fa, quando la costa del Mar Caspio era più lussureggiante e il livello del mare molto più elevato, i cacciatori raccoglitori dell'Età della Pietra si insediarono in una serie di grotte che decorarono con circa 6000 semplici incisioni rupestri.
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MOSCHEA DI BIBI HEYBAT 
Per secoli è stato il luogo più venerato della regione; costruita nel XII secolo, è stata demolita dai sovietici nel 1934 e ricostruita nel 1998.
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VULCANI DI FANGO numerosi crateri che stillano ed eruttano un fango denso, freddo e grigio
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IL VILLAGGIO DI XINALIQ ED IL CAUCASO
Secondo alcune stime, Xinaliq è il villaggio più alto d'Europa con i suoi 2350 metri. Arroccato nella sua remota fortezza montana, per anni è stato quasi inaccessibile e già solo raggiungerlo era considerato il massimo del turismo azero. A soli 20 km c'è il confine con la regione russa del Daghestan.
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FORESTA DI QECHRESH
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QUBA
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La papakha è il tipico cappello di lana di pecora indossato dalle popolazioni del caucaso reso famoso nel palcoscenico delle arti marziali dal lottatore Khabib Nurmagomedov originario del Daghestan. Come raccontato da lui stesso, nel 2012 lasciò la sua terra natia per approdare negli Stati Uniti per intraprendere la sua carriera sportiva e scelse di portare con se proprio la papakha e di indossarla prima di ogni match per non dimenticare mai la propria terra di origine Gara dopo gara, vittoria dopo vittoria, il copricapo divenne un talismano che lo ha reso imbattibile ed un simbolo della propria identità... Alhamdulillah
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AZERBAIJAN - settembre 2023
PS: special thanks to Fatima Aljubor and Robero Basei, chef of the restaurant  "Movida - Lounge & Dining" Port Baku ... where I suggest to go ;)

BELIZE

Nel mare cristallino dei Caraibi

BELIZE 2011

Un viaggio alle acque splendide degli atolli del Mar dei Carabi a Caye Caulker.  Per iniziare snorkeling di tre ore a Shark Ray Village: un reef a pochi chilometri di fronte al porto del Caye, dove è possibile nuotare con razze e squali nutrice. I pesci sono attirati dai barcaioli che giornalmente gli offrono sarde o altri pesci sminuzzati. Altra escursione alla riserva marina di Hol Chan con snorkeling a Shark Ray Alley e gita a San Pedro. Più impegnativa l’escursione al Blue Hole il ‘Buco’ situato nel Lighthouse Reef, la barriera più lontana dalla costa, la discesa si effettua lungo la parete che come in un imbuto porta in una grotta circolare a circa 35 m, con stalattiti e stalagmiti. Ancora il Long Caye, e poi si sbarca nel Parco di Half-Moon Caye, uno splendido parco naturale. Altre escursioni al Manatee’s Park e al Goffrey Caye.

 

 

BIRMANIA

nell'autentico sud-est Asiatico

BIRMANIA

dicembre 2014/gennaio 2015
 
1 22 D-lun ROMA/MILANO –  IL CAIROIL CAIRO - BANGKOK Aereo/aereo
2 23 D-mar BANGKOK (arrivo 12:40 e cambio aeroporto)BANGKOK – YANGON (arrivo 20:55 Shwedagon Paya) Aereo/busbus
3 24 D-mer YANGON (pagamento servizi)-BAGO: Kyaik Pun Paya, Shwemawdaw Paya, Shwethalyaung Buddha, Mahazedi Paya, Swegugale Paya – KYAIKTIYO (GOLDEN ROCK) Bus
4 25 D-gio KYAIKTIYO (GOLDEN ROCK) – YANGON (night bus) –MANDALAY (bus notturno h 21-h 6) Bus /truckbus notturno
5 26 D-ven MANDALAY – MINGUN: Settawya Paya, Mingun Paya, Mingun Bell, Hsinbyume Paya-MANDALAY: Mahamuni Paya, Golden Leaf, Shwenandaw Kyaung, Kuthodaw Paya,Mandalay Hill (tramonto) BusBarcabus
6 27 D-sab MANDALAY: mercato della Giada, laboratori scalpellini – AMARAPURA: Bagaka Kyaung, Maha Ganayon Kyaung-SAGAING: Kaunghmudaw Paya, Umin Thouzeh, Soon U Ponya Shin Paya–INWA: Bagaya Kyaung, Yedanasini, Nanmyn, Maha Aungmye Bonzan

–U BEIN BRIDGE (tramonto)

–MANDALAY (treno notturno per Bagan h 21- h 4)

BusTreno notturno
7 28 D-dom BAGAN: Buledi Temple (alba); Shwezigon Paya, Wetkyi in Gubyaukgy e Gubyauknge, Dhammayangyi Pahto, Ananda Pahto, Thatbyinnyu Pahto.Gubyaukgyi, Manuha Paya, Pyathada Paya (tramonto) Bus
8 29 D-lun BAGAN – MONTE POPA–BAGAN bike tour: Shwegugyi, Mimalaung Paya, Pahtothamya, Nathlaung Kyaung, Shwesandaw Paya (tramonto sul piccolo tempio di fronte) Busbici
9 30 D-mar BAGAN–KALAW: Hsu Taung Pye Paya, Aung Chan Tha Zedi, five days market, Thein Taung Paya–PINDAYA Bus
10 31 D-mer PINDAYA: Golden Cave, five days market–TAUNGGYI – KAKKU –TAUNGGYI- NYAUNG SHWE Bus
11 1 G-gio NYAUNG SHWE– LAGO INLE: Ywama, Inthein (Nyaung Ohak, Shwe Inn Thein Paya), Paung Daw Oo Paya, In Phaw Khone, Floating Markets, Nga Hpe Kyaung;– NYAUNG SHWE (night bus per Yangon h 18 – h 6) Busbarcabus notturno
12 2G-ven YANGON: Shwedagon Paya, Bagyoke Aung San Market, Sule Paya, Chaukhtatgyi Paya, Aung San Suu Kyi houseYANGON (volo 17:25) - BANGKOK (cambio aeroporto) Busaereo
13 3G-sab BANGKOK-ROMA/MILANO aereo

BOLIVIA

Nel cuore dell'America Latina

BOLIVIA

agosto 2013

BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 019 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 025 450x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 041 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 062 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 086 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 097 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 100 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 112 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 115 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 128 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 131 450x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 139 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 140 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 148 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 149 450x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 166 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 188 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 205 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 206 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 238 450x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 240 450x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 260 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 264 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 269 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 278 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 293 450x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 295 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 302 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 306 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 308 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 311 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 324 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 326 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 327 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 337 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 436 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 437 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 438 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 440 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 442 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 575 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 577 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 581 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 585 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 588 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 596 800x600BOLIVIA CILE ISOLA DI PASQUA 600 800x600P1180199 800x600P1180288 800x600P1180301 450x600P1180305 800x600P1180307 800x600P1180324 450x600

 

1 4 dom Roma/Milano – Madrid - Santa Cruz aereo

2

5 lun

Santa Cruz  –  Sucre (volo 30 min)

ostello

3

6 mart

Sucre (visita città) – Potosì (h 17 bus 3ore)

ostello

4

7 mer

Potosì - Cerro Rico (miniera) – Potosì - Tupiza ( h 19 bus 6 ore)

albergo

5

8 gio

Tupiza tour quebradas, triathlon (cavallo/mountain bike/jeep);

-cavallo: Puerta del diablo, Valle de los machos, Canon del inca.

-mountain bike: El Sillar, Palala

-jeep: Canon duende, Toroyo, Poronga (tramonto)

albergo

6

9 ven

Tupiza (Palala, El Sillar) – San Antonio Lipez – San Antonio Lipez ruinas -

Laguna Morejon – Quetena Chico

 basico

7

10 sab

Quetena Chico – Laguna Hedionda Sur – Kollpa Laguna –

Salar de Chalviri – Aguas Calientes (laguna Polques)- Laguna Verde – Laguna Bianca – Hito Cajon (frontiera Bolivia Cile) – San Pedro de Atacama –  Valle de los Dinosauris – Valle de la Muerte – Mirador del Coyote – Cavernas de Sal – Las Tres Marias – Valle de la Luna (tramonto)

ostello

8

11 dom

San Pedro de Atacama – Socaire - Laguna Miscanti e Miniques –

 Aguas Calientes – Piedras Rojas Socaire – Laguna Chaxa – Toconao -

San Pedro de Atacama

ostello

9

12 lun

San Pedro de Atacama – Geyser El Tatio – Caspana –  Calama – Chuquicamata (miniera) –  San Pedro de Atacama

ostello

10

13 mar

San Pedro de Atacama – Hito Cajon (frontiera Cile-Bolivia) –

Laguna Blanca – Laguna Verde – Deserto di Dalì – Aguas Calientes (laguna  Polques) – Sol de Manana – Laguna Colorada

basico

11

14 mer

Laguna Colorada – Arbor de Piedra (Deserto de Silioli) – Laguna Ramaditas – Laguna Honda – Laguna Charcota – Laguna Hedionda norte – Laguna Canapa – Mirador Volcan Ollague – Salar de Chiguana – San Juan – Atulcha

Hotel

di sale

12

15 gio

Atulcha – Salar de Uyuni – Isla Incahuasi – Coquesa – Mumias - Mirador Volcan Tunupa – Coquesa - Jirira

ostello

13

16 ven

Jirira – Oruro (h15:30 bus)– La Paz

Hotel

14

17 sab

La Paz (Mountain Bike carretera de la muerte / visita città)

Hotel

15

18 dom

A) 8 pax La Paz (visita città)

Hotel / aereo

16

19 lun

A) La Paz – Santa Cruz – Madrid – Italia

aereo

 

BOSNIA e MONTENEGRO

Dal cuore dell'Herzegovina alle coste Adriatiche

BOSNIA HERZEGOVINA e MONTENEGRO 

BOSNIA

Blagaj, casa dei Dervisci20210804 112613 2 800x600IMG 0097 800x562

PociteljIMG 0065 800x533IMG 0070 800x533

MostarIMG 0099 800x527IMG 0104 800x531IMG 0105 800x534IMG 0106 800x534IMG 0107 800x533IMG 0110 800x533

MONTENEGRO

Sveti Stefan119460929 621931345185968 2886939594135774256 n 800x508

Bocche di Cattaro237351064 213817350696268 8085517178604607418 n 800x503

Perast

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Kotor

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BOTSWANA

Nella savana selvaggia

BOTSWANA 2011

Partiamo dal Parco nazionale Chobe sui fianchi dell’omonimo fiume. Poi a bordo di una comoda imbarcazione per una rilassante escursione sul fiume Chobe, al tramonto, con un sole incredibile che scomparirà dietro ciuffi d’erba gialla delle savane e gli alberi delle foreste. Game drive per incontrare ancora animali attorno alle pozze del parco quindi puntiamo verso Sud entrando di nuovo nel Parco Chobe, sostando a Ihaha per visitare l’attiguo parco di Serondela. Usciamo dal Parco per raggiungere il Savuti dove di notte non mancheranno jene, sciacalli ed elefanti di far visita al nostro campo. Partiamo per il Parco Moremi dove andremo a campeggiare in una delle aree riservate alle tende poi da Xakanaxa ci imbarchiamo su una lancia veloce. La regione è molto salubre, l’aria è limpida e secca, poche le zanzare e i moscerini. L’ambiente è affascinante con lagune e una vegetazione verdissima che superiamo percorrendo stretti canali tra papiri e canne. Sulle rive animali al pascolo: gazzelle, antilopi, elefanti e una grande varietà di uccelli, prima fra tutti la splendida fish eagle, l’aquila dal collo bianco che con il suo volo solenne scende in picchiata a raccogliere il pesce che la guida getta vicino alla nostra imbarcazione. Da Xakanaxa o dal nostro campo, effettueremo indimenticabili safari fotografici durante le ore del mattino e prima del tramonto…una lieve nostalgia comincerà ad assalirci pian piano, è l’Africa che ci è entrata dentro per sempre. Lasciamo il parco Moremi per Maun dove ci si offre la possibilità di dare un fantastico saluto all’Africa effettuando un “Sunset flight” sul delta dell’Okawango con la calda luce del tramonto. L’aereo sorvolerà a bassa quota i vari rami del fiume…saranno le ultime immagini che ci resteranno indelebilmente scolpite nella nostra memoria. Da Maun il volo per l’Italia.

 

BULGARIA

Nella terra dei Traci

BULGARIA, giugno 2021

Nella terra dei Traci, l’antica serdika romana, tra musiche gitane, monasteri ortodossi e villaggi ottomani

MONASTERO DI RILA – CHIESA DI ROZHDESTVO BOGORODICHNO

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EREMO DI SVETI LUKA e GROTTA DI SVETI IVAN

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SOFIA

CATTEDRALE ALEKSANDER NEVSKY

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SINAGOGA E MOSCHEA BANYA BASHI

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ROVINE ROMANE DI SERDICA E SVETA PETKA SAMARDZHIISKA

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STATUA DI SANTA SOFIA

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INTERNO SVETA NEDELYA E CHIESA RUSSA DI SVETI NIKOLAI

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INTERNI DEL MUSEO DELLE ICONE ALEKSANDER NEVSKY

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MERCATO DELLE DONNE - QUARTIERE TURCO

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PLOVDIV

teatro romano costrito da Traiano nell’allora Filippopoli. Costantino Imperatore e la madre Elena. Sveta Marina

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CAMBOGIA

Tra regni antichi e follia genocida

CAMBOGIA 2010

Partiamo dall’Italia per Bangkok ed entriamo via terra in Cambogia, per arrivare a Siem Reap, dove faremo base per le nostre visite ai templi diAngkor.
Sparpagliati su una superficie enorme e circondati dalla foresta, i templi di Angkor sono il punto di perfezione dell’architettura khmer: l’Angkor Wat, costruito nel XII secolo dal re Suryavarman II e raffigurante la cosmologia Khmer, è il più noto e sicuramente il più stupefacente, ma la “scoperta” degli altri templi da visitare - Angkor Thom, Ta Prohm, Bayon, Baphuon solo per citarne alcuni - renderà la visita di Angkor una magia ed una sorpresa continua.
Dopo Angkor si parte con un autobus di linea per raggiungere Phnom Penh, dove impiegheremo una mezza giornata per una doverosa visita al campo di sterminio di Choeung Ek e alla prigione di Tuol Sleng. In questi luoghi tra il 1975 e il 1979 migliaia di cambogiani furono torturati ed uccisi per mano del folle regime di Pol Pot; oggi trasformati in luoghi simbolici di forte impatto, rappresentano un monito per tutta l’umanità affinchè non dimentichi e non permetta che si ripeti.

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lUCA DI BIANCA

SCRITTORE-VIAGGIATORE
Luca Di Bianca è uno scrittore-viaggiatore e scrive per beneficenza. I proventi dei suoi libri hanno finanziato diversi progetti e associazioni

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